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											ORARI DI APERTURAOrario 
											Continuato
 Lunedì - Venerdì: 8.30 - 18.00
 Sabato: 8.30 - 12.00
 T./F. 
											0331.540511
 C. 338.2767514
 
 info@essepicaldaie.it
 
											
											PRONTO 
											INTERVENTO
 (Stagione Invernale)
 Sabato: 12.00 - 17.00
 Domenica: 9.00 - 12.00
 C. 338.2767514
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									| Domande Frequenti |  
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									 Le risposte alle domande più frequenti:
 
										
											| Che cos'è un impianto termico?
 L'impianto termico è l'impianto 
											tecnologico destinato ai servizi di 
											climatizzazione invernale o estiva 
											degli ambienti, con o senza 
											produzione di acqua calda sanitaria, 
											indipendentemente dal vettore 
											energetico utilizzato, comprendente 
											eventuali sistemi di produzione, 
											distribuzione e utilizzazione del 
											calore nonché gli organi di 
											regolarizzazione e controllo.
 Non sono considerati impianti 
											termici apparecchi quali: stufe, 
											caminetti, apparecchi di 
											riscaldamento localizzato ad energia 
											radiante; Attenzione: tali 
											apparecchi, se fissi, sono tuttavia 
											assimilati agli impianti termici 
											quando la somma delle potenze 
											nominali del focolare degli 
											apparecchi installati nella singola 
											unità immobiliare, è maggioro o 
											uguale a 5 kW
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											| Impianti a biomassa (es. stufa a 
											pellet)
 Il nuovo dispositivo regionale DGR 
											X/1118 si applica anche agli 
											impianti a biomassa legnosa, 
											obbligando i responsabili di 
											impianto, a sottoporre i propri 
											generatori a regolare manutenzione e 
											registrazione su libretto di 
											impianto.
 La Stufa a pellet, esempio 
											tipico di un impianto a biomassa, è 
											un prodotto simile alla stufa a 
											legna, adibita al riscaldamento di 
											ogni tipo di ambiente, che utilizza 
											come combustibile solido il pellet. 
											È considerato un prodotto ecologico 
											poiché per ottenere il pellet, 
											vengono di norma utilizzati gli 
											scarti di lavorazione del legno. 
											(segatura, ecc.).
 
 
  
											
											 Per tutte le potenze, obbligo 
											pulizia dei sistemi di evacuazione 
											dei fumi con periodicità biennale.
 
 Rendimenti minimi impianti a 
											biomassa.
 
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											| Cadenze controlli di manutenzione 
											caldaie a gas
 La trasmissione dei rapporti di 
											controllo alle Autorità competenti 
											(Comune/Provincia) avviene con la 
											seguente cadenza:
 
  
											
											 Se indicato nel libretto di uso e 
											manutenzione a corredo della 
											caldaia, è fatto obbligo anche la 
											manutenzione annuale del generatore 
											installato.
 
 Sono esentati dal pagamento dei 
											contributi, per le sole due prossime 
											stagioni termiche, gli impianti di 
											climatizzazione estiva, gli impianti 
											e gli apparecchio alimentati da 
											biomassa legnosa
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											| TARGATURA caldaie
 Gli impianti termici dovranno essere 
											"Targati" con un codice univoco che 
											consentirà l'identificazione 
											dell'impianto. La targatura avverrà 
											al momento dell'installazione o, 
											alla prima manutenzione utile.
 Il sistema di distribuzione verrà 
											effettuato dagli operatori del 
											settore.
 Data inizio TARGATURA per regione 
											Lombardia sarà 1 agosto 2014.
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											| Nuovi libretti di impianto:
 A partire da giugno 2014, i libretti 
											di impianto utilizzati fino ad oggi 
											dovranno essere sostituiti da un 
											nuovo libretto composto da più 
											schede modulabili a seconda delle 
											caratteristiche dell'impianto.
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											| Collegamenti a camino di 
											apparecchi a gas di tipo C
 Il collegamento tra apparecchio tipo 
											C ed il camino, canna fumaria deve 
											essere effettuato tramite condotti 
											di scarico fumi.
 I condotti di scarico fumi devono 
											essere a vista o ispezionabili e 
											smontabili.
 Avere lunghezza equivalente totale 
											compresa tra i valori di lunghezza 
											minima e massima consentita dal 
											fabbricante dell'apparecchio al 
											quale sono collegati.
 Non è consentito installare condotti 
											di scarico fumi e di aspirazione di 
											aria comburente in locali con 
											pericolo d'incendio (autorimessa, 
											box auto)
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											| Collegamenti a camino di 
											apparecchi a gas di tipo B
 Il collegamento tra un apparecchio 
											di tipo B e la canna fumaria è 
											denominato come canale da fumo.
 Il canale da fumo deve essere dotato 
											di un tratto verticale di lunghezza 
											non minore di due diametri.
 Dopo il tratto verticale, per tutto 
											il percorso rimanente, andamento 
											ascensionale, con pendenza minima 
											del 5%. La parte ad andamento 
											sub-orizzontale, non deve avere una 
											lunghezza di 1/4 dell'altezza 
											efficace H del camino e comunque non 
											deve avere una lunghezza maggiore di 
											2500 mm. Il collegamento a canne 
											collettive il tratto 
											sub-orizzontale, non deve avere una 
											lunghezza maggiore di 1000 mm.
 Sono consentiti solo 2 cambi di 
											direzione con esclusione del 
											raccordo di imbocco al camino o 
											canna fumaria. Gli eventuali cambi 
											di direzione devono essere 
											realizzati unicamente mediante 
											l'impiego di elementi curvi rigidi.
 Per tutta la sua lunghezza, deve 
											avere un diametro non minore di 
											quello dell'attacco del tubo di 
											scarico dell'apparecchio. Nel caso 
											in cui il camino o la canna fumaria 
											avessero un diametro minore di 
											quello del canale da fumo, deve 
											essere effettuato un raccordo conico 
											in corrispondenza dell'imbocco.
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											| Prescrizioni e divieti
 E' vietata l'installazione di 
											apparecchi di utilizzazione nei 
											locali/ambienti costituenti le parti 
											comuni dell'edificio condominiale 
											quale per esempio scale, cantine, 
											vie di fuga.
 E' vietata l'installazione di 
											apparecchi di utilizzazione 
											all'interno di locali con pericolo 
											incendio (autorimesse, box). Tale 
											limitazione deve essere applicata ai 
											canali da fumo, ai condotti di 
											scarico fumi e ai condotti di 
											aspirazione.
 Tuttavia, i locali di installazione 
											degli impianti alimentati a gas 
											naturale e degli apparecchi di 
											portata termica nominale massima non 
											maggiore di 35 kW possono comunicare 
											direttamente con le autorimesse fino 
											a 9 posti auto purché la 
											comunicazione sia protetta da porte 
											aventi caratteristiche di resistenza 
											al fuoco E 120.
 E' vietata l'installazione di 
											apparecchi di tipo B destinati al 
											riscaldamento degli ambienti, con o 
											senza produzione di acqua calda 
											sanitaria,in locali nei quali siano 
											presenti generatori di calore a 
											legna.
 E' vietata l'installazione di 
											apparecchi di tipo B nei locali a 
											uso bagno.
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											| Prova del tiraggio
 La prova del tiraggio deve essere effettuata con 
											idonea strumentazione, ed è necessaria 
											per verificare il corretto 
											funzionamento della canna fumaria.
 Tiraggio sufficiente: ≥ 3 Pa
 Tiraggio insufficiente: ≤ 1 Pa
 Tiraggio tra 1 e 3 Pa si effettua 
											controllo incrociato con metodo 
											indiretto
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											| Dimensioni prese aria nei locali
 (aerazione: è l'apertura realizzata in 
											prossimità del soffitto / 
											ventilazione: è l'apertura realizzata in 
											prossimità del pavimento)
 Le aperture di 
											aerazione o di ventilazione possono 
											essere realizzate su muri, porte 
											finestre di pareti del locale 
											d’installazione rivolte verso 
											l’esterno.
 Condizioni essenziali: deve essere garantito 
											il libero passaggio d’aria; deve 
											essere 
											misurabile la sezione netta; devono essere 
											protette nella zona di ingresso e 
											uscita aria con griglie garantendo 
											la sezione utile netta.
 Dimensioni delle aperture per gli 
											apparecchi di cottura di P≤11,7 kW 
											dotati di termocoppia: aerazione 
											e ventilazione possono essere 
											assicurate con due aperture 
											permanenti, ognuna con una sezione 
											di ≥100 cm². Se l’aerazione è realizzata con 
											elettroventilatore, l’apertura di 
											ventilazione può essere realizzata a 
											qualsiasi quota.
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											| Installazione di una caldaia tipo 
											B in cucina
 Nel caso che la caldaia tipo B 
											fosse installata in cucina, e 
											comunque dove fosse 
											presente anche un apparecchio di 
											cottura, la superficie netta totale 
											dovrà essere uguale alla somma totale della 
											portata termica nominale di tutti 
											gli apparecchi presenti nel locale 
											(kW) per il coefficiente di 
											ventilazione (6 cm²).
 Esempio: 24 kW x 6 cm²= 144 cm²
 Attenzione: gli estrattori 
											elettro-meccanici non devono 
											influenzare la corretta evacuazione 
											dei prodotti della combustione degli 
											apparecchi di tipo B.
 Una corretta verifica del tiraggio 
											della caldaia prevede un funzionamento 
											contemporaneo dell’estrattore alla 
											massima potenza.
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											| Quale tipo di caldaia offre il 
											miglior rendimento?
 La caldaia a condensazione  
											offre il miglio rendimento in quanto recupera il calore latente 
											contenuto nei fumi di combustione 
											che nelle caldaie 
											tradizionali viene perso.
 |  
											| Chi è responsabile del'impianto 
											di riscaldamento autonomo?
 Il responsabile dell'impianto di 
											riscaldamento autonomo è il 
											proprietario o l'occupante o per 
											essi un terzo responsabile.
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											| Quale tipologia di caldaia posso 
											installare in un monolocale?
 In un monolocale va installato un apparecchio di tipo "C" a 
											camera stagna, riscaldamento + acqua 
											calda per i sanitari.
 |  
											| Che apparecchio per riscaldamento 
											e produzione di acqua calda 
											scegliere per una villetta 
											monofamiliare su due piani più un 
											piano interrato?
 L’apparecchio migliore è 
											sicuramente una caldaia a basamento 
											a condensazione VKK abbinata ad un 
											accumulo per l'acqua calda sanitaria 
											modello VIH.
 Indubbiamente è una soluzione di assoluta qualità, 
											massimo rendimento e rispetto per 
											l'ambiente.
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											| Quando posso accendere il 
											riscaldamento?
 Il territorio della Regione 
											Lombardia fa parte della zona 
											climatica "E". Questo vuol dire che è 
											possibile accendere il riscaldamento 
											dal 15 ottobre al 15 aprile per un 
											massimo di 14 ore al giorno. Solo 
											nel 
											caso di particolari eventi 
											climatici, si può accendere il 
											riscaldamento oltre il periodo 
											indicato, per la metà delle ore 
											quotidiane consentite, cioè per 
											non più di 7 ore.
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											| Che cos’è il CURIT?
 Il CURIT è il "Catasto Unico 
											Regionale per Impianti Termici": un 
											solo strumento informatico per 
											tutta la Lombardia, a 
											disposizione dei cittadini e 
											operatori del settore. Il CURIT 
											è l’unica modalità valida di 
											certificazione degli impianti 
											termici in Lombardia (L.R. 
											24/06, DGR 8355/08). Un impianto 
											sottoposto a regolare manutenzione 
											è garanzia di maggiore sicurezza, 
											risparmio energetico e minori 
											emissioni inquinanti.
 |  
											| È obbligatorio rivolgersi a un 
											tecnico CURIT?
 È fondamentale che il 
											manutentore sia in regola con le 
											autorizzazioni e i requisiti 
											previsti dalla legge. Un tecnico 
											iscritto al CURIT si assicura che 
											tutte le disposizioni amministrative 
											previste in Regione Lombardia 
											vengano rispettate.
 |  
											| E’ obbligatoria la manutenzione 
											di uno scaldabagno? Devo certificare 
											la manutenzione?
 Anche se non ci sono obblighi di 
											legge, consigliamo per la propria e 
											l’altrui sicurezza di sottoporre 
											regolarmente tutti gli impianti a 
											manutenzione. Per le stufe e 
											scaldabagni non serve certificare 
											la manutenzione.
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